La Vespa è nata da un’intuizione di Enrico Piaggio che affidò la progettazione all’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio. Dopo la bocciatura del prototipo MP5 Paperino, fu approvato il progetto della MP6 Vespa che presentava tre caratteristiche peculiari: la scocca portante, il cambio al manubrio e la sospensione anteriore monobraccio. Lo stile, invece, fu firmato dal designer Mario D’Este.
Il debutto ufficiale della Vespa risale al 23 aprile 1946, quando al Circolo Golf di Roma fu presentato in anteprima il modello 98, da 3 CV di potenza che consentivano di raggiungere la velocità massima di 60 km/h. Per la vendita della Vespa 98 fu scelta la rete commerciale di Lancia, dopo che Piaggio ricevette il rifiuto da parte di Moto Guzzi. La gamma era composta dalla versione standard venduta al prezzo di 55.000 lire e dalla versione Lusso che costava 61.000 lire e aveva la dotazione compelta di contakm, stampelle laterali e pneumatici con fascia bianca.
La Vespa 98 fu venduta nel ’46 in 2.464 esemplari, ben oltre le 2.000 unità previste per il primo anno di commercializzazione, mentre nel ’47 le immatricolazioni ammontarono a 10.535 unità. Complessivamente, la Vespa 98 è stata prodotta fino al ’48 in 18.079 esemplari. Fu sostituita dalla Vespa 125, introdotta nel corso del 1948.